Il programma de I Birrai di Offenburg prevede la rassegna musicale “Musica in Movimento” con concerti gratuiti dei più affermati gruppi nel panorama folkrock nazionale.
Nella scelta del programma e degli artisti è stato privilegiato ciò che maggiormente assomiglia allo spirito del Circolo Giovane Ranzi, che è più vicino ai suoi valori, cercando di interpretare anche la sensibilità e i gusti di quel pubblico affezionato che le sere d’estate, ormai da molti decenni, sale a Ranzi per mangiare bene e divertirsi.
E allora la scelta è caduta sul genere folkrock, su musicisti capaci di tradurre in un linguaggio attuale, i suoni, i ritmi, le suggestioni di un passato che ci ispira, ci guida e dal quale facciamo fatica a staccarci. Capaci di coniugare il piacere della canzone d’autore e della musica strumentale di eccellente fattura con la carica di una festa paesana. Musicisti abili a creare un’armonia tra la potenza ingombrante, a volte irriverente, del rock, con il suono pulito, asciutto, più timido e discreto degli strumenti tradizionali.
Giovedì 27 Agosto
Dalle 20 alle 22 in mezzo ai tavoli: sotto il tendonde da oltre 500 metri quadrati, dalle 20 alle 22 si esibiranno gli Uke Swing, quartetto genovese nato dalla voglia di re-interpretare un genere, lo swing italiano anni 40/50 (Natalino Otto, Trio Lescano, Alberto Rabagliati, Renato Carosone, Fred Buscaglione, Nicola Arigliano), mai veramente passato di moda, mantenendo il garbo e l’eleganza originale e impreziosendo le allegre e accattivanti melodie con la freschezza dell’ukulele.
Dalle 22 concerto: l’apertura del concerto sarà di Davide Geddo, musicista albenganese che intreccia jazz, swing, rock, folk e l’influenza dei grandi cantautori genovesi con le corde della sua chitarra, creando un universo musicale unico e originale, ironico, a tratti divertente, ma mai banale.
A seguire concerto dei Tinturia, gruppo siciliano di genere sarong, una fusione eterogenea di pop, rock, folk, ska, funk, rap e reggae. Il nome del gruppo deriva dal dialetto siciliano dove “tinti” sono i bambini molto vivaci e “tinturia” sono le loro monellerie. La vena artistica estrosa e geniale di Lello Analfino, frontman del gruppo, rappresenta l’espressione e l’immagine leggera e irriverente, ma mai superficiale della Band.
L’esordio discografico dei Tinturia è nel 1998 con Made in Raffadali, seguito subito dopo, nel 1999, da Abusivi (di necessità) che ottiene successo in tutta la Sicilia, rimanendo circoscritto nell’isola anche a causa dei testi in siciliano. Nel 2002 hanno pubblicato la colonna sonora del film Nati stanchi di Ficarra e Picone, grazie a cui iniziano a farsi conoscere oltre lo stretto. È del 2005 l’album Nessuno è perfetto (per fortuna) in cui i TINTURIA cantano principalmente in italiano e si avvicinano notevolmente a uno stile musicale più tipicamente rock. Questo lavoro è seguito nel 2007 dal CD Io sto qui registrato dal vivo durante la tournée dei DS del 2005. Nel 2008 i Tinturia pubblicano l’album Di mare e d’amuri. Nel 2014 annunciano tramite le reti sociali l’uscita di un nuovo album intitolato Precario, il primo singolo estratto è l’omonimo dell’album pubblicato su iTunes.
Venerdì 28 Agosto
Dalle 20 alle 22 in mezzo ai tavoli: sotto il tendonde si esibiranno gli Uribà, gruppo nato dall’incontro di tre musicisti provenienti da esperienze musicali diverse ma aventi in comune la passione per la musica popolare della propria regione. Il repertorio comprende canzoni tradizionali liguri (dalle ballate dell’entroterra di Ventimiglia, ai canti di questua del Savonese, passando per le dolci melodie Corse) rivisitate e impreziosite da composizioni originali e attualizzate in chiave “pop”.
Dalle 22 concerto: apertura del concerto dei NI.CO., gruppo formato da Nicoletta, Alessandro e Federico che, dopo una lunga gavetta nei locali della Riviera con un repertorio di sole cover, hanno trovato il coraggio di aprire i cassetti dove per anni hanno riposto testi musiche e canzoni e si sentono finalmente pronti per uscire allo scoperto con i propri inediti.
A seguire concerto dei Crifiu, gruppo salentino che suona forte e fa danzare all’insegna di una musica che mescola intuizioni diverse: un incontro tra pop, rock, elettronica, world music e melodie mediterranee. I Crifiu uniscono sapientemente chitarre elettriche, campionatori, flauti, frequenze basse e potenti groove di batteria per disegnare un’identità originale, potente, evocativa, a tratti poetica
Il loro lavoro discografico CUORI E CONFINI (2012), prodotto da DILINO’, uscito in distribuzione nazionale per GOODFELLAS, promosso con il sostegno di PUGLIA SOUNDS e sotto la produzione artistica di Kaba Cavazzuti, noto produttore italiano, già musicista di Vasco Rossi ed ex musicista-produttore dei Modena City Ramblers, si rivela subito un vero successo di pubblico e critica nazionali tanto che, a pochi mesi dall’uscita ufficiale, si provvede già alla sua prima ristampa. Un album impreziosito dalla presenza di ospiti internazionali, tra cui Papet J, noto mc dei Massilia Sound System (Francia), Lou Dalfin, Gastone Pietrucci de La Macina, Cisco e il salentino docNandu Popu dei Sud Sound System (quest’ultimo in “Rock & Raï”, il primo singolo estratto dall’album, dal sound intrigante tra loop dance e ritmiche maghrebine, sintesi dell’intero disco per sonorità e liriche- che parte dal risveglio culturale del nord Africa per cantare il Mediterraneo come “il mare che bagna le terre del mare tra le terre”). 13 brani che hanno le antenne puntate sul mondo, in grado di guardare dentro i nostri giorni e di raccontarli con un linguaggio inedito, una propria identità artistica ed uno stile personale ed inconfondibile, svelando la freschezza del gruppo e, al tempo stesso, la maturazione artistica raggiunta, figlia anche degli incontri musicali fatti in questi anni condividendo palco e retro-palco con numerosi artisti nazionali ed internazionali. Nel 2013 e nel 2014 sono nel cast del CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO in Piazza San Giovanni a ROMA Inoltre sono ospiti dello SZIGET FESTIVAL di BUDAPEST (Ungheria) esibendosi nel più grande festival musicale d’Europa.
Chiusura della serata con il DJSet di Lorenzo Hugolini
Sabato 29 Agosto
Dalle 20 alle 22 in mezzo ai tavoli: esibizione dei Zaza, trio di Imperia che propone un viaggio alle radici della musica popolare italiana, soprattutto del sud, senza dimenticare alcuni brani “classici” del liscio, rivisitati in chiave jazzistica.
Dalle 22 concerto: l’apertura e la chiusura dell’ultima serata saranno di Lorenzo Hugolini, autore di canzoni, musicista e deejay per una serata musicale caratterizzata da un miscuglio di musica tutta da ballare e spesso da cantare: si canta e si balla la musica italiana di Rino Gaetano, Vinicio Capossela o Mannarino mischiata ad un vecchio Charleston, passando da James Brown per poi volare in Sudamerica per ascoltare una samba o un reggae. Si prosegue con un rock and roll, magari targato Beatles ritrovandosi a ballare poi un pezzo Discomusic anni 70. Si finisce spesso con dei bassi piu potenti, spesso elettro-swing o jungle oppure affidandosi a Fat Boy Slim o ai Chemical Brothers. Insomma a Hugolini piace far ballare un pò di tutto in modo leggero,scanzonato ma mai banale.
A seguire concerto dei Figli di Madre Ignota, band di Milano conosciuta per gli show mozzafiato, per gli aftershow spontanei (spesso interminabili), per l’incrollabile autoironia e lo spirito sinceramente italiano: divertirsi, e far divertire. Una miscela aggressiva di musica mediterranea, polke indemoniate, klezmer geneticamente modificati, tarantelle incattivite. Chitarre elettriche surf e una sezione fiati generosa. I Figli di Madre Ignota girano il mondo e lo conquistano senza mai mostrare il passaporto: chi li crede balcanici, chi li vuole spagnoli, siciliani, turchi, nipotini di Carosone o vicini di casa di Eugene Hutz, chi li scambia per surfer senza mare e chi per i protagonisti di un film che Kaurismaki prima o poi girerà.
A quattro anni dall’uscita di Combat Disco Casbah il gruppo milanese creatore dello spaghetti balkan, tornano con un nuovo album. Bellydancer, questo il titolo del disco uscito l’11 marzo 2014 per Godzillamarket, è un ambizioso tentativo di ricongiungere la musica da ballare di estrazione tradizionale e locale con la tensione elettrica di una rock band.
Chiusura della serata con il DJSet di Lorenzo Hugolini